PONTE SUL LAMONE

Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione del Ponte sul Fiume Lamone in località Grattacoppa (RA), visto lo stato di avanzato degrado in cui versa il ponte esistente, con problematiche idrauliche molto evidenti, che ne rendono poco vantaggioso il ripristino strutturale e l’adeguamento sismico.
Il nuovo ponte è formato da 3 campate di 29, 42 e 29 metri con un impalcato a cassone a sezione composta acciaio-calcestruzzo che è posizionato ad una quota più alta rispetto allo stato attuale.
Inoltre, è prevista una deviazione de letto del fiume al centro dell’alveo per mantenere le pile all’asciutto in condizioni ordinarie.
La sezione trasversale di progetto adottata ha una larghezza complessiva di 8,50 metri con due corsie di 3,25 metri, una per ogni senso di marcia, e una banchina per lato di un metro. Sul ponte sono stati inseriti due percorsi pedonali che vanno a collegarsi con i percorsi naturalistici presenti sulla sommità degli argini.
La sezione tipo F2 è stata mantenuta per i tratti stradali di approccio al ponte per una lunghezza di circa 600 m. Per un miglior inserimento dei rilevati, nei tratti in cui è necessario contenerne gli ingombri in pianta, si è fatto ricorso all’impiego di terra rinforzata.
Le due pile hanno una altezza di circa 10,00 metri a partire dal plinto di fondazione e presentano un fusto a sezione piena di forma ovoidale inscrivibile in un rettangolo di dimensioni 3,50 × 1,80 metri. La fondazione delle pile è del tipo profondo con zattere di dimensioni pari a 6,20 x 8,20 metri su 6 pali di diametro ø 1200 mm e lunghezza di 40,00 metri.
Per quanto concerne la protezione sismica dell’opera si propone una soluzione con impalcato vincolato su dispositivi di isolamento, in modo da consentire il disaccoppiamento del moto della sovrastruttura (impalcato) da quello della sottostruttura (pile e spalle), concentrando gli spostamenti prodotti dal sisma sull’interfaccia di isolamento e progettando l’impalcato, le pile, le spalle e le fondazioni per rimanere in campo elastico ossia per non subire danni significativi a seguito di un evento sismico.